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Catanzaro è una città di 96.000
abitanti, capoluogo dell'omonima
provincia e capoluogo della Regione
Calabria. È il secondo comune della
regione per numero di abitanti.
Geografia:
È situata strategicamente al centro del
Golfo di Squillace nell'istmo di
Catanzaro, il punto più stretto della
Penisola con soli 35 chilometri di terra
che separano la costa jonica da quella
tirrenica.
IL territorio comunale si estende
letteralmente "dal mare ai monti", cioè
dal quartiere Marina fino a Sant'Elia e
al santuario di Termine. Da alcuni punti
della città, come via Madonna dei Cieli,
in giornate particolarmente serene è
possibile vedere nitidamente sia il Mar
Ionio che il Mar Tirreno con l'isola di
Stromboli. Il nucleo storico della città
è situato su tre colli (di San Trifone o
San Rocco; del Vescovado; del Castello o
di S. Giovanni che è il più alto).
Lo sperone su cui si è sviluppata
Catanzaro vecchia è circondato da due
torrenti: la Fiumarella (dial.
'hjiumareddha) e il suo affluente
Musofalo. L'espansione urbanistica è
stata a lungo limitata dalla struttura
collinare del territorio, e anche da
motivi legati alla speculazione sui
terreni. Nell'ultimo dopoguerra la città
si è sviluppata anche verso nord, nei
nuovi quartieri di San Leonardo,
Bellamena, Stadio, e verso la frazione
ovest di Gagliano, con il quartiere
Mater Domini.
Solo negli ultimi trent'anni ha avuto
inizio un vero sviluppo verso il mare. I
nuovi quartieri si sono formati a
partire da piccole frazioni in luoghi
distanti dal centro: Gagliano, ad ovest,
si trova al di là del ponte "Fausto
Bisantis"; Siano, dalla parte opposta,
oltre il Musofalo; i quartieri
settentrionali di Pontepiccolo,
Pontegrande, Piterà e Sant'Elia si
trovano sulla strada che va verso la
Sila, mentre il più grosso sviluppo
urbanistico si è avuto, solo negli
ultimi venti-trent'anni, nella valle
della Fiumarella e fino al mare,
attraversando i quartieri di Sala, Santa
Maria, Pistoia, il Corvo e Marina.
Il centro abitato si estende attualmente
fino al mar Ionio che bagna la frazione
marinara con circa 8 chilometri di
spiaggia e un porto peschereccio. Il
territorio comunale è limitrofo al Parco
Archeologico di Scolacium.
Storia
Alcune ipotesi poco accreditate fanno
risalire l'origine di Catanazaro a
un'antica colonia greca oppure ritengono
che sia sorta sulle rovine dell'antica
città di Trischines. La città è più
probabilmente di origine bizantina,
fondata durante il regno di Niceforo
Foca e per questo chiamata inizialmente
Rocca di Niceforo.
Secondo la leggenda due condottieri
bizantini Cattaro e Zaro condussero le
popolazioni rivierasche della magno
greca Skilletion e romana Scolacium (nei
pressi dell'odierna Marina di
Catanzaro), prima sullo Zarapotamo (oggi
Santa Maria) poi successivamente sul
Trivonà. Nel 903 viene fatto per la
prima volta riferimento a Catanzaro nel
"Codice Arabo Siculo" dell'Airaldi in
cui si legge che, in quello stesso anno,
l'Emiro Aba el Aabass combatté una
battaglia sotto le porte della città di
Catanzaro, espugnandola e divenendone il
signore assieme ad una guarnigione di
ben 10.000 uomini. Da questa circostanza
si capisce che già ben prima del 903
esisteva Catanzaro.
Nel 906 come ricorda Arnulfo nella sua
"Cronaca Araba", fecero di Catanzaro un
vero e proprio emirato arabo durato
decenni. A tal proposito Francesco
Antonio Grimandi nei suoi "Annali del
Regno di Napoli" ricorda che nel 922,
essendo stato ucciso l'emiro Olbek a
seguito di una congiura di soldati,
venne eletto un nuovo emiro che si fece
chiamare "Michael rex sclavorum" e la
cerimonia di investitura si celebrò
proprio in Catanzaro ( che in quel
periodo veniva chiamata Qatansar) col
rito e secondo le tradizioni arabe. A
conferma di ciò ci furono anche dei
ritrovamenti di una necropoli saracena
nei pressi di palazzo de Nobili
segnalata da Marincola Pistoia (Notizie
storiche intorno a Catanzaro ed alla
Calabria) lo stesso afferma di aver
individuato nel 1846 una necropoli nella
“strada di S.Chiara” e che, in uno dei
sepolcri, furono trovati un anello ed
alcune monete con iscrizioni arabe, oggi
custodite nel museo provinciale di villa
Margherita.
Le fonti invece “ufficiali” ritengono
Catanzaro una città meno datata,
solitamente quando si parla delle
origini del capoluogo calabrese si dice
che: Fu fondata all'inizio del X secolo
secolo, sotto il dominio bizantino. La
scelta territoriale fu suggerita dalle
continue incursioni saracene, il
generale Niceforo II Foca decise per
l'edificazione definitiva di una
roccaforte collinare a difesa. Nel XI
secolo intorno al 1060 Catanzaro fu
conquistata sotto la Guida di Roberto
"il Guiscardo" dai Normanni che eressero
il Castello Normanno, conobbe periodi di
fioritura nella vita comunale ed in
quella delle arti e dei mestieri;
continuava ad essere curata la
lavorazione della seta con scambi
commerciali sia con le altre regioni
d'Italia che con i paesi orientali.
Intorno al 1250 l'imperatore Federico II
destinò il territorio di Catanzaro a
demanio regio, affidandolo in feudo a
potenti famiglie della regione (Ruffo,
Caraffa, Soriano). La “demanialità" del
territorio comunale si rivelò importante
per la storia della città, poiché ne
determinò le successive scelte
politiche.
Da visitare
Da "Bellavista", passeggiando sulla
lunga balconata, si può ammirare un
panorama stupendo che abbraccia tutta la
costa ionica, da Punta Le Castella sino
ad arrivare a Punta Stilo. Salendo da
Bellavista inizia il centro storico di
Catanzaro. Un dedalo di vicoli e viuzze
che conduce alla Grecìa, uno dei quattro
quartieri più antichi della città dove
si trova la "Chiesa del Carmine" con la
sua bassa torre campanaria e la facciata
a capanna con l'attiguo oratorio ligneo.
Ai margini della Grecìa vi è il
quattrocentesco "Palazzo de Nobili"
(sede del Municipio) e, adiacente al
palazzo, si trova "Villa Margherita"
nata negli anni 1878-1881 così
denominata in onore della regina che
l'inaugurò nel 1881. Non distante dalla
villa è la "Chiesa di San Rocco",
prospiciente alla quale il teatro
Masciari, realizzato ad inizio '900. A
pochi metri del teatro, a ridosso di un
bel palazzo d'epoca, una bella fontana
di bronzo e marmo, detta di "Santa
Caterina". Dal "Corso Mazzini", una
delle strade laterali conduce alla
"Chiesa del Rosario", che presenta una
facciata neoclassica. A monte della
chiesa del Rosario è il "Duomo". Nelle
vicinanze, si trova la "Chiesa del Monte
dei Morti". Ritornando sul corso,
troviamo la "Basilica dell'Immacolata".
Va inoltre ricordata la chiesetta
bizantina di "Sant'Omobono", la chiesa
più antica della città, risalente all'XI
secolo ed il cui interno è stato
recentemente ristrutturato, unitamente
alla sua porta d'accesso. All'esterno
del centro storico, da ricordare la
"Chiesa dell'Osservanza". Dalla parte
opposta il Corso sbocca su "Piazza
Matteotti", che delimita il confine tra
la città vecchia e la zona nord. La
piazza è caratterizzata dalla fontana di
bronzo e granito detta "Il Cavatore".
Di grande interesse culturale è il
"Complesso monumentale del San
Giovanni". Il simbolo della città è
senza dubbio il ponte Morandi,
recentemente rinominato "Viadotto
Bisantis" in onore di uno dei sindaci
del capoluogo. Il ponte vanta un record
internazionale non ancora eguagliato. È
infatti l'unico ponte ad una sola arcata
lunga che ha resistito al disarmo
dell'impalcatura al termine della sua
costruzione.
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(Questo articolo è
rilasciato sotto i termini della
GNU Free Documentation License. Esso
utilizza materiale tratto dalla voce di
Wikipedia: "Catanzaro". ) |
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